In questo articolo parleremo delle monete da 2 centesimi di Lira, che non sono molte ma nascondono comunque piccole e grandi sorprese.
Introduzione ai 2 Centesimi di Lira Italiana
Le monete da 2 centesimi di Lira sono state emesse per la prima volta nel 1859 (in realtà nel 1860) dal Governo provvisorio della Toscana mentre le ultime furono coniate nel 1917.
Dal 1924 tutte le monete da 1 e 2 centesimi vennero poste fuori corso.
Tutte le monete da 2 centesimi di Lira hanno un diametro di 20 millimetri ed un peso di 2 grammi e sono composte di Rame con una piccola percentuale di Stagno.
2 Centesimi – Governo provvisorio della Toscana
Descrizione
Al dritto di queste prime monete da 2 centesimi di Lira, sull’esterno si legge “VITTORIO EMANUELE RE ELETTO” e nel centro, in un cerchio perlinato, campeggia lo Stemma crociato dei Savoia, coronato e ornato dal Collare dell’Annunziata.
In basso, separati da una rosetta a quattro petali, si trovano i marchi di zecca, ovvero una testa di leone ed una corona turrita.
Al verso nella parte centrale si legge il valore “2 CENTESIMI” e l’anno di conio “1859” mentre nel cerchio esterno si legge “GOVERNO DELLA TOSCANA”.
L’incisore è Luigi Gori.
Storia
La storia di questa moneta da 2 centesimi inizia quando a seguito di proteste ed ultimatum, Leopoldo II lasciò Firenze e tornò in Austria. In Toscana allora si instaurò un governo provvisorio.
Questo governo era per l’unificazione dell’Italia, e introdusse il tricolore come bandiera e la Lira piemontese come moneta.
Sebbene le monete da 2 centesimi del Governo provvisorio della Toscana presentino al verso la data 1859, vennero in realtà coniate nel 1860 dalla Zecca di Birmingham.
Valore dei 2 centesimi 1859
- Queste prime monete da 2 centesimi di Lira del Governo provvisorio della Toscana sono classificate come comuni, avendo una tiratura di 11.012.300 esemplari.
Se in qualità FDC possono comunque arrivare ad un valore di 250€
Quindi, se possiedi una moneta come questi 2 centesimi, puoi tranquillamente venderla all’asta singolarmente o in un lotto su questo sito e trovare un’offerente per cifre molto alte.
2 centesimi – Vittorio Emanuele II
Descrizione
Al dritto di queste monete da 2 centesimi di Vittorio Emanuele II campeggia il profilo del Re, rivolto verso sinistra, mentre in basso sotto il collo si vede il segno “F•” dell’incisore Giuseppe Ferraris.
In circolo la scritta riporta “VITTORIO EMANUELE II RE D’ITALIA”.
Al verso, tra un ramo di alloro ed uno di quercia, legati in basso da un fiocco, si legge il valore “2 CENTESIMI” e l’anno di coniazione.
In basso, sotto il fiocco, si trova il marchio di zecca mentre in alto una stella raggiante.
Storia
Queste monete da 2 centesimi iniziarono ad essere coniate con la nascita del Regno d’Italia nel 1861 dalle Zecche di Milano (MdZ: M) e Napoli (MdZ: N), poi nel 1862 a Napoli ed infine nel 1867 dalle Zecche di Milano e di Torino (MdZ: T).
Valore dei 2 centesimi con Vittorio Emanuele II
- Le monete da 2 centesimi di Lira coniate a Milano nel 1861 e nel 1867 sono classificate come comuni e hanno un valore di 80€, con aste di 115€ di esemplari in rame rosso.
- Quelle di Torino del 1867 come monete rare, alcuni esemplari in rame rosso hanno avuto passaggi d’Asta da 140€ e 322€
- Mentre quelle coniate a Napoli nel 1861 e 1862 sono classificate come monete rare e possono arrivare ad un valore di 700€.
2 centesimi – Umberto I
Descrizione
Al dritto di queste monete da 2 centesimi di lira di Umberto I spicca il profilo di Re Umberto I che guarda verso sinistra ed in circolo è riportato “UMBERTO I RE D’ITALIA”.
In basso, sotto il collo, il segno “S•” dell’autore Filippo Speranza.
Sul rovescio di questi 2 centesimi compaiono ancora i rami di alloro e quercia legati da un fiocco, che circondano il valore “2 CENTESIMI” e l’anno di coniazione.
In alto di nuovo si vede una stella raggiante ed in basso il segno “R” della zecca di Roma.
Storia
Nel 1892 viene chiusa la zecca di Milano, perciò tutte le monete da 2 centesimi di Umberto I sono state coniate a Roma.
Vennero coniate negli anni 1895, 1896, 1897, 1898 e 1900. Di quelle del 1900 si conoscono due varianti:
- una senza il “•” dopo la “S” di Filippo Speranza
- ed una addirittura senza la “S”.
Valore dei 2 Centesimi Umberto I
- Le monete da 2 centesimi di lira di Umberto I coniate negli anni 1897, 1898 e 1900 sono classificate come comuni. Sono considerate monete rare quelle del 1895 e del 1900 senza il “•” dopo la “S” e possono arrivare ad un valore di 300€.
- Quelle del 1896 sono ancora più rare, classificate R2, e possono avere (se FDC) un valore di 900€.
- Infine le monete da 2 centesimi del 1900 senza la “S” dell’autore sono classificate dal Gigante come R4, estremamente rare!
- Quelle senza il . del 1900 valgono
2 centesimi – Vittorio Emanuele III “Valore”
Descrizione
Dopo che il 29 luglio 1900 Vittorio Emanuele III assunse il titolo di Re d’Italia, al dritto delle monete, comprese quelle da 2 centesimi, compare il suo profilo rivolto verso sinistra.
In circolo si legge “VITTORIO EMANUELE III RE D’ITALIA” e sotto il collo di nuovo la “S•” dell’autore Filippo Speranza.
Sul rovescio niente cambia rispetto alle monete da 2 centesimi del suo predecessore, infatti il valore “2 CENTESIMI” e l’anno di conio sono racchiusi da una ghirlanda di alloro e quercia, con una stella raggiante in alto e il segno “R” della zecca di Roma in basso.
Storia
Vittorio emanuele III, conosciuto come il Re Numismatico ed autore del “Corpus Nummorum Italicorum” fu l’ultimo Re d’Italia e nel periodo del suo regno furono coniate alcune fra le monete più belle delle vecchie Lire.
Queste monete da 2 centesimi “Valore” vennero coniate negli anni 1903, 1905, 1906, 1907 e 1908.
In realtà le monete da 2 centesimi con la data 1903 furono coniate nel 1904!
Valore dei 2 Centesimi di Vittorio Emanuele III
- Il valore di questi 2 centesimi di lire Vittorio Emanuele III “Valore”, in FDC, può variare molto. Le monete degli anni 1903, 1906 e 1908 sono classificate comuni, quelle del 1905 non comuni. Sono invece molto rare (R2) quelle del 1907 che possono raggiungere un valore di 1.500 €
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2 centesimi – Vittorio Emanuele III “Italia su prora”
Descrizione
Al dritto di queste che furono le ultime monete da 2 centesimi coniate in Italia compare il semibusto in uniforme di Re Vittorio Emanuele III rivolto verso sinistra ed in circolo la scritta “VITTORIO EMANVELE III RE D’ITALIA”.
Sul verso invece abbiamo una raffigurazione di una figura femminile, incarnazione allegorica dell’Italia, che tiene in mano un ramo d’ulivo mentre è in piedi sulla prora di un vascello.
Sulla prua della nave si vede il segno “R” della zecca di Roma, mentre sulla fiancata si leggono le lettere “P.C.M.” (Pietro Canonica Modelli) e “L.G.I.” (Luigi Giorgi Incisione).
Il valore “CENT.2” e l’anno di conio sono posti in alto, rispettivamente a sinistra e a destra della figura femminile.
Storia
Queste monete da 2 centesimi furono coniate dal 1908 al 1917, con l’eccezione dell’anno 1913.
Le monete da 2 centesimi “Italia su prora” del 1908 presentano la “R” della Zecca di Roma in rilievo, mentre le successive coniazioni la riportano in incuso (cioè rientrante rispetto al livello della moneta).
Dei 2 centesimi “Italia su prora del 1908 esiste anche la versione di prova.
Valore dei 2 centesimi italiani “prora”
- Le monete da 2 centesimi degli anni 1909, 1911, e dal 1914 al 1917 sono classificate come comuni e in FDC possono valere dai 30€ ai 60€.
Quelle del 1911 hanno la particolarità di avere un punto dopo la data (1911•) - I 2 centesimi “Italia su prora” del 1912 sono classificati come non comuni e possono raggiungere un valore di 150€. Le monete da 2 centesimi classificate come monete rare sono quelle del 1908 e del 1910.
- Quelle del 1910 presentano al rovescio un punto dopo la data (1910•) e sono invece prive delle lettere “P.C.M.” e “L.G.I.”. Hanno un valore, in FDC, di 200€ circa.
- I 2 centesimi del 1908 possono avere un valore anche di 500€ in Fior di Conio.
- Mentre le monete da 2 centesimi “Italia su prora” del 1908 versione di PROVA sono classificate R2 e possono raggiungere un valore di 1.000€
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- Sulle 200 lire ed il loro valore abbiamo trattato qui.
- Abbiamo parlato dei Gettoni Telefonici che valevano 200 lire in questa pagina.
- Abbiamo parlato anche delle 500 lire d’argento, delle 500 lire bimetalliche e delle 500 lire di carta