50 Centesimi di Lira

In questo articolo parleremo di tutto quello che c’è da sapere sulle monete da 50 Centesimi di Lira. Non solo immagini, storia e curiosità ma, come al solito, anche valori e quotazioni di ogni singola moneta. Buona lettura.

50 Centesimi Lire tutte le monete con il valore
50 Centesimi Lire

Introduzione alle Monete da 50 Centesimi di Lira

La prima moneta da 50 Centesimi di Lira venne coniata dal Regno di Sardegna nel 1825. Erano monete in argento, e lo sono rimaste fino al 1892, quando fu interrotta la coniazione di monete da 50 Centesimi in argento per passare ad altri metalli.

L’ultima moneta da 50 Centesimi di Lira coniata dal Regno d’Italia risale al 1943, mentre nel 1950 la Repubblica Italiana coniò monete da 50 Centesimi per il periodo dell’amministrazione fiduciaria italiana della Somalia.

50 Centesimi di Lira del Regno di Sardegna

Nel 1825 il Regno di Sardegna coniò per la prima volta monete da 50 Centesimi di Lira. Sono cinque le varie monete da 50 Centesimi coniate dal Regno di Sardegna fino al 1861, quando divenne Regno d’Italia.

50 Centesimi “Carlo Felice”

50 Centesimi Lire Carlo Felice
50 Centesimi Lire Carlo Felice

Il primo sovrano ad aver fatto coniare monete da 50 Centesimi di Lira fu Carlo Felice, Re di Sardegna dal 1821 fino alla sua morte nel 1831.

Furono le zecche di Torino e di Genova (solo dal 1826 al 1829) che coniarono queste interessanti monete.

Descrizione 50 Centesimi “Carlo Felice”

Queste monete da 50 Centesimi sono monete in argento (Ag 900) con contorno liscio e assi alla Francese.
Il diametro è di 18 millimetri e il peso è di 2,5 grammi.

Al dritto di queste belle (e in alcuni casi rare) monete spicca il profilo di Re Carlo Felice rivolto verso destra. Sotto al collo del sovrano si legge il millesimo di conio, mentre in circolo, sul bordo, la scritta “CAR·FELIX D·G·REX SAR·CYP·ET HIER·”.
Sul taglio del collo, sopra la data, si trova l’indicazione dell’autore “A·L·” (Amedeo Lavy).

Al verso, nella parte centrale compare lo stemma con la croce Sabauda, fregiato dal collare dell’Annunziata (massima onorificenza del Regno di Sardegna) e sovrastato dalla Corona Reale. Lo stemma è circondato da rami di quercia e lungo il bordo si legge “DVX SAB·GENVAE ET MONTISF·PRINC·PED·&·”.
In basso troviamo il valore “C·50·”, attorno al quale si trovano i segni di zecca.

In particolare, per la zecca di Genova i segni sono una P inclusa in un ovale e un’ancora mentre per la zecca di Torino i segni sono una L inclusa in una losanga e una testa d’aquila fino al 1828, dal 1829 la P inclusa nell’ovale sostituisce la L nella losanga.

Valore 50 Centesimi “Carlo Felice”

  • Come sempre, il valore delle monete dipende dal loro stato di conservazione e dalla loro rarità.
    Alcune delle monete da 50 Centesimi di Carlo Felice sono classificate come comuni, in particolare quelle di Torino degli anni 1825, 1826, 1827 e 1828 e di Genova del 1827 e il loro valore si aggira fra i 700€ e i 900€ in FDC.
  • Sono invece monete rare o molto rare le monete da 50 Centesimi “Carlo Felice” coniate negli altri anni, e il loro valore può superare i 2.000€.

50 Centesimi “Carlo Alberto”

50 Centesimi Lire Carlo Alberto
50 Centesimi Lire Carlo Alberto

A succedere a Carlo Felice, dal momento che non aveva eredi diretti, fu il nipote Carlo Alberto, che regnò dal 1831 al 1849, anno in cui abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele II.

Durante il regno di Carlo Alberto di Savoia le monete da 50 Centesimi furono coniate negli anni 1833, 1835, 1842, 1843, 1845 e 1847.

Descrizione 50 Centesimi “Carlo Alberto

Al dritto di queste rare monete da 50 Centesimi di Lira vediamo il profilo di Re Carlo Alberto, rivolto verso destra. Sul taglio del collo si scorge l’iniziale “F·” mentre sotto il profilo si trova il millesimo di conio.
In circolo è riportata la scritta “CAR·ALBERTVS D·G·REX SARD·CYP·ET HIER·”.

Sempre in circolo ma al verso, si legge “DVX SAB·GENVAE ET MONTISF·PRINC·PED·&·” e in basso il valore “C·50” preceduto dai segni di zecca.

Per le monete da 50 Centesimi del 1833 esistono sia la variante coniata a Genova, con come segno di zecca una P inclusa in un ovale e un’ancora, sia la variante coniata a Torino con la P nell’ovale e una testa d’aquila.

Nel centro, al verso, troviamo nuovamente lo stemma crociato dei Savoia, coronato, ornato dal Collare dell’Annunziata e circondato da rami d’alloro.

Valore 50 Centesimi “Carlo Alberto”

  • Tutte le monete da 50 Centesimi di Carlo Alberto di Savoia sono classificate come monete rare, da R (quelle di Torino del 1833) a R3 (anni 1833 Genova, 1835, 1842 e 1847 Torino), quindi il loro valore varia da circa 800€ ad oltre 2.800€, avendo raggiunto addirittura in alcune aste oltre 5.000€.

Se possiedi una moneta come questa di Carlo Alberto puoi tranquillamente venderla all’asta singolarmente o in un lotto su questo sito e trovare un’offerente per cifre molto alte.

Parleremo dei 50 Centesimi del Regno d’Italia più avanti.


50 Centesimi “Vittorio Emanuele II”

50 Centesimi Lire Vittorio Emanuele II 1860
50 Centesimi Lire Vittorio Emanuele II 1860

Vittorio Emanuele II, figlio di Carlo Alberto di Savoia, fu sovrano nel periodo dell’unificazione dell’Italia, e sono ben 5 le monete da 50 Centesimi coniate durante il suo Regno.

Dal 1850 al 1861 vennero coniate monete da 50 Centesimi a nome di Vittorio Emanuele II come Re di Sardegna, mentre nel 1859, 1860 e 1861 vennero coniati due tipi di monete da 50 Centesimi note come “Re Eletto” e coniate a Bologna (1859) e Firenze (1860 e 1861).

Descrizione 50 Centesimi “Vittorio Emanuele II”

Al dritto di questi 50 Centesimi di Lira del Regno di Sardegna compare il profilo di Vittorio Emanuele II rivolto a destra. Sotto il collo si trova il segno “F·” dell’incisore Giuseppe Ferraris, più in basso il millesimo.
In circolo si legge “VICTORIVS·EMMANVEL II·D·G·REX SARD·CYP·ET HIER·”.

Al verso sono raffigurati, con piccole variazioni, gli stessi elementi dei 50 Centesimi precedenti e le stesse scritte.

Cambiano però i segni di zecca. Il segno di zecca per Genova è una P inclusa in uno scudetto e un’ancora, per Torino una P inclusa in uno scudetto e una testa d’aquila e per la zecca di Milano una M seguita da un punto.

Valore 50 Centesimi “Vittorio Emanuele II”

  • Al di fuori dei 50 Centesimi della zecca di Milano del 1860, che sono classificati come NC, tutti quelli delle altre annate vanno da R ad R7 e possono quindi avere un valore molto alto, fino a 15.000€!

Descrizione 50 Centesimi “Vittorio Emanuele II – Re Eletto – Bologna”

50 Centesimi Lire Vittorio Emanuele II Re Eletto Bologna
50 Centesimi Lire Vittorio Emanuele II Re Eletto Bologna

In questi 50 centesimi, al dritto e al verso compaiono ancora il profilo del Re Vittorio Emanuele II e lo Stemma coronato contornato da alloro, cambiano invece le scritte e il diametro, che per questi 50 Centesimi è di 17 millimetri.

Al dritto la scritta riportata è “VITTORIO EMANUELE II” e la data è quella del 1859, anche se in realtà vennero coniati nel 1860.

Al rovescio si legge “DIO PROTEGGE L’ITALIA” e il valore “C·50”. A destra del valore il marchio della zecca di Bologna “B·”.

Valore 50 Centesimi “Vittorio Emanuele II – Re Eletto – Bologna”

  • La tiratura dei 50 Centesimi di Vittorio Emanuele II Bologna è di soli 179.012 esemplari e sono classificate come rare. Il loro valore, in FDC, può raggiungere i 3.000€!

Descrizione 50 Centesimi “Vittorio Emanuele II – Re Eletto – Firenze”

50 Centesimi Lire Vittorio Emanuele II Re Eletto Firenze
50 Centesimi Lire Vittorio Emanuele II Re Eletto Firenze

Questa è la versione delle monete da 50 Centesimi Vittorio Emanuele II emessa dalla zecca di Firenze.

Al dritto ci sono piccole variazioni nel profilo del Re , le scritte che compaiono in questi 50 Centesimi sono “VITTORIO EMANUELE RE ELETTO”, con il segno dell’incisore “G·” (Luigi Gori) e i monti araldici con banda del Marchese Luigi Ridolfi, direttore della zecca di Firenze dal 1859 al 1861.

Al rovescio si legge “·CINQUANTA CENTESIMI·” e “FIRENZE” seguito dal millesimo di conio. Furono coniate a Firenze nel 1860 e 1861 e il loro diametro torna ad essere di 18 millimetri.

Valore 50 Centesimi “Vittorio Emanuele II – Re Eletto – Firenze”

  • La tiratura dei 50 Centesimi Vittorio Emanuele II Firenze per il 1860 fu di 2.430.000 esemplari e sono classificate come comuni, con un valore che può arrivare a 750
  • Mentre per quelli del 1861 la tiratura fu di 1.222.099 e sono classificate R4. Ne consegue che il valore dei 50 Centesimi “Re Eletto” del 1861 è molto più alto e supera i 5.000€ in FDC.

50 Centesimi di Lira del Regno d’Italia

50 Centesimi “Vittorio Emanuele II”

A partire dal 1861 vennero coniati due tipi di monete da 50 Centesimi di Vittorio Emanuele II, ovvero Stemma e Valore, il primo tipo, con lo stemma sul rovescio, dal 1861 fino al 1863 e il secondo tipo dal 1863 al 1867.

Descrizione 50 Centesimi “Vittorio Emanuele II – Stemma”

50 Centesimi Lire Vittorio Emanuele II 1863
50 Centesimi Lire Vittorio Emanuele II 1863

Queste sono le prime monete da 50 Centesimi di Lire del Regno d’Italia: 50 Centesimi “Vittorio Emanuele II Stemma”.

Al rovescio compare ancora lo stemma crociato e coronato, con il Collare dell’Annunziata e due rami d’alloro. In circolo si legge “REGNO D’ITALIA”, in basso il valore “C·50” ai cui lati si trovano i marchi di zecca che sono:

nel 1861

  • un vomere di aratro stilizzato con una F e i monti con banda del Marchese Ridolfi per Firenze
  • una T e una B inclusa in uno scudetto per Torino

nel 1862

  • una N per la zecca di Napoli
  • una B e una T in corsivo per Torino

nel 1863

  • una M e BN incluso in un riquadro per la zecca di Milano
  • una T e BN incluso in un riquadro per la zecca di Torino.

Inoltre quelle del 1863 vennero coniate con Ag 835‰ invece che con Ag 900‰.

Al dritto di questi 50 Centesimi “Stemma” si trova il profilo di Re Vittorio Emanuele II rivolto verso destra con, sotto il collo la firma “FERRARIS” dell’incisore Giuseppe Ferraris e ancora più in basso il millesimo.
In circolo si legge “VITTORIO EMANUELE II”

Valore 50 Centesimi “Vittorio Emanuele II – Stemma”

Tutte le monete da 50 Centesimi “Vittorio Emanuele II – Stemma” sono classificate da R a R4, quindi sono monete che in buone condizioni raggiungono un buon valore.

  • I 50 Centesimi “Vittorio Emanuele II Stemma di Torino del 1861, se in FDC, possono arrivare a 90.000€!
    Infatti hanno una tiratura di soli 4.910 esemplari, mentre la tiratura totale di questi 50 Centesimi è di 9.500.728 pezzi.

Descrizione 50 Centesimi “Vittorio Emanuele II – Valore”

50 Centesimi di Lire Vittorio Emanuele II Valore
50 Centesimi di Lire Vittorio Emanuele II Valore

Dal 1863 al 1867 il rovescio delle monete da 50 Centesimi Vittorio Emanuele II non riporta più lo Stemma dei Savoia, ma al centro, sopra due rami di alloro legati da un fiocco, campeggia il valore “50 CENTESIMI”.

Sempre al verso, in alto, c’è la scritta “REGNO D’ITALIA” mentre in basso, sotto i rami di lauro, troviamo i marchi di zecca: una M e BN incluso in un riquadro per la zecca di Milano,una T e BN incluso in un riquadro per la zecca di Torino e una N e BN incluso in un riquadro per la zecca di Napoli.

Al dritto non cambia niente dai 50 Centesimi degli anni precedenti, se non il millesimo di coniazione, per cui rimane il profilo del Re Vittorio Emanuele II rivolto a destra.

Furono tutte coniate con argento 835‰.

Gli esemplari con la data del 1863 furono in realtà coniati nel 1864 e 1865 per Milano e Torino e nel 1866 per Torino e Napoli, mentre alcuni esemplari di Milano con data 1867 furono coniati anche nel 1868.

Valore 50 Centesimi “Vittorio Emanuele II – Valore”

Per questi 50 Centesimi Vittorio Emanuele II Valore si va, come rarità, da C ad R3.

  • Quelle comuni e non comuni possono avere un valore fra il 160€ e i 500
  • Mentre quelle di Torino del 1867, R3, possono valere 5.000€.

50 Centesimi “Umberto I”

50 Centesimi Lire Umberto I
50 Centesimi Lire Umberto I

Il successore di Vittorio Emanuele II fu suo figlio Umberto, che divenne Re d’Italia con il nome di Umberto I.

Durante il suo regno furono coniate le ultime due monete da 50 Centesimi di Lira in argento (Ag 835‰).

Descrizione 50 Centesimi “Umberto I”

Nel 1889 e nel 1892 vennero coniate delle monete da 50 Centesimi che riportavano al dritto il profilo di Re Umberto I rivolto verso destra, con la data in basso e “UMBERTO I RE D’ITALIA” in circolo.
In queste monete da 50 Centesimi manca la firma dell’incisore ed autore dei modelli Filippo Speranza.

Al verso è raffigurato di nuovo lo Stemma dei Savoia, coronato e con il Collare dell’Annunziata. A sinistra e a destra dello stemma si trovano rispettivamente  “C” e “50” e il tutto è racchiuso da rami di alloro e di quercia. In basso a destra si trova il “R” della zecca di Roma, mentre in alto una stella raggiante.

Valore 50 Centesimi “Umberto I”

  • Sia i 50 Centesimi “Umberto I” del 1889 che quelli del 1892 sono monete rare, in particolare quelle del 1892 che sono classificate R2 e possono valere anche 1000€. Quelle del 1889 possono raggiungere comunque un valore di tutto rispetto.

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50 Centesimi “Umberto I – Colonia Eritrea”

50 Centesimi Lire Umberto I Colonia Eritrea
50 Centesimi Lire Umberto I Colonia Eritrea

Nel 1890 la zecca di Milano coniò 1.800.000 esemplari di monete da 50 Centesimi di Lira, corrispondenti ad 1/10 di Tallero, per la Colonia Eritrea.

Nel 1890 vennero coniati 686.082 pezzi e nel 1891 i restanti 1.113.918 pezzi.

Descrizione 50 Centesimi “Umberto I – Colonia Eritrea”

Al dritto di queste monete il Re Umberto I appare con corona ed uniforme, e in circolo è riportata la scritta “UMBERTO I RE D’ITALIA · 1890”.

Al verso, dall’alto verso il basso troviamo la scritta “COLONIA ERITREA” in circolo, una stella, il valore “C·50”, il valore scritto in amarico, il valore scritto in arabo, due rami di alloro legati da un fiocco ed infine il marchio di zecca “M”.

Valore 50 Centesimi “Umberto I – Colonia Eritrea”

  • Queste monete da 50 Centesimi di Re Umberto I Colonia Eritrea sono classificate R ed il loro valore, in fior di conio, può arrivare a 700€.
  • Alcune fonti le classificano come R2, il 13/01/2015 in un passaggio d’asta un esemplare qFDC è stato battuto per 755€.

50 Centesimi “Vittorio Emanuele III”

Vittorio Emanuele III, figlio di Umberto I, salì al trono nel 1900 dopo che il padre venne ucciso a Monza da un anarchico, Gaetano Bresci.

Vittorio Emanuele III fu un appassionato di monete e numismatica, scrisse un’opera in venti volumi, il “Corpus Nummorum Italicorum” e viene ricordato anche come il Re Numismatico.

Inoltre sotto il suo regno si iniziò a coniare le monete da 50 Centesimi inizialmente in Nichelio 975‰, poi per autarchia la zecca decise, per Regio Decreto del 1938, l’emissione di monete in Acmonital.

Descrizione 50 Centesimi “Vittorio Emanuele III – Leoni”

50 Centesimi di Lira Vittorio Emanuele III 1920
50 Centesimi di Lira Vittorio Emanuele III 1920

Dal 1919 al 1935 furono emesse un totale di 75.483.200 monete da 50 Centesimi Vittorio Emanuele III“Leoni”.

Queste monete hanno un diametro di 23,8 millimetri e un peso di 6 grammi, simili al diametro ed al peso delle monete da 5 Lire con le quali spesso si confondevano. Per questa ragione vennero ritirate dalla circolazione per modificarne il contorno, inizialmente liscio, in rigato.

Al dritto di questi 50 Centesimi di Lira si trova il profilo di Re Vittorio Emanuele III rivolto a sinistra e in circolo la scritta “VITT·EM·III·RE·D’ITALIA”. In basso, sotto il collo, si trova la firma “G·ROMAGNOLI”. Solo nelle monete del 1927 non compare la firma dell’autore, particolare che ne aumenta la rarità.

Al verso capiamo il motivo per cui questi 50 Centesimi sono chiamati “Leoni”. Spiccano infatti quattro leoni che tirano una quadriga su cui siede la Giustizia con una fiaccola. In alto si legge “AEQVITAS”, in esergo la data, il segno R della zecca di Roma e il valore “C·50”.
Sul carro sono riportate le lettere “G·R·M” e “A·M·INC”, che stanno per “Giuseppe Romagnoli Modelli” e “Attilio Silvio Motti” Incisore.

Valore 50 Centesimi “Vittorio Emanuele III – Leoni”

Per quanto riguarda queste particolari monete da 50 Centesimi di Lira, in base all’anno di coniazione e al bordo, liscio o rigato, oltre che allo stato di conservazione, il valore di mercato varia considerevolmente.

  • Le monete da 50 Centesimi Vittorio Emanuele III “Leoni” del 1919 ad esempio sono classificate come NC (bordo liscio) o C (bordo rigato), ma se con bordo rigato e in qualità FDC vengono classificate come R4 e possono valere anche 10.000€.
  • La moneta da 50 Centesimi 1920 con bordo liscio e in FDC vale 100€
  • La moneta da 50 Centesimi 1920 col bordo rigato, sempre in FDC, ne vale invece 8.000€

Descrizione 50 Centesimi “Vittorio Emanuele III – Impero”

50 Centesimi Lire Vittorio Emanuele III 1919
50 Centesimi Lire Vittorio Emanuele III

Al termine della guerra d’Etiopia, il 9 maggio 1936 Vittorio Emanuele III assume il titolo di Imperatore e perciò dal 1936 viene emesso un secondo tipo di moneta da 50 Centesimi, conosciuta come “Impero”.

Al dritto il profilo di Vittorio Emanuele III è rivolto verso destra ed in circolo è riportata la scritta “VITT·EMAN·III·RE·E·IMP·”. Sotto il collo del Re si legge la firma “G·ROMAGNOLI”.

Al verso di questa moneta compare un’aquila imperiale ad ali spiegate che tiene fra le zampe un fascio littorio. In alto è scritto “ITALIA” e a sinistra dell’aquila viene riportata la data, sotto la quale si trova in numeri romani l’anno secondo l’Era Fascista.
In esergo si trova la R della zecca di Roma e lo stemma sabaudo, incluso nel valore “C·50”.

Di questo tipo di monete da 50 Centesimi vennero coniati sia esemplari in acciaio al nichelio-cromo, amagnetico, ed esemplari in acciaio al cromo, fortemente calamitabili.

 Valore 50 Centesimi “Vittorio Emanuele III – Impero”

  • Alcuni esemplari di questi 50 Centesimi sono comuni, mentre altri sono classificati come monete rare, come quelle del 1938 amagnetiche di cui se ne conoscono solo 3 esemplari e che in FDC possono valere 15.000€.

50 Centesimi “Napoleone I Re d’Italia – Assedio Austriaco del 1814”

50 Centesimi Lire Napoleone I Palmanova
50 Centesimi Lire Napoleone I Palmanova

Palmanova è una città fortezza che i veneziani costruirono nel finire del 1500 per controllare il Friuli. Nel 1805 Palmanova venne occupata dai francesi durante la seconda campagna d’Italia.

Durante l’occupazione francese venne rinforzata, tanto che resistè a ben tre assedi, nel 1809, nel 1813 e nel 1814. Nel corso dell’ultimo assedio i francesi coniarono questi 50 centesimi ossidionali, chiedendo alla popolazione di consegnare oggetti in metallo per la coniazione.

Poiché nella fortezza non c’era una zecca, le monete vennero coniate in un cascinale nelle vicinanze della piazzaforte.

Descrizione 50 Centesimi “Napoleone I – Palmanova 1814”

Al dritto di queste monete nel centro compare il valore “CENT·I 50” mentre in circolo, con le “N” al contrario, “ИAPOLEOИE IMP·E E RE”. In basso si trova un piccola coppa, il segno dell’incisore Luigi Manfredini.

Al verso, in circolo si legge “MOИ·TA D’ASSE·O PALMA” seguita da una rosellina. Nel centro c’è una la corona ferrea radiata, con in basso la data 1814.

Il materiale è, come si può immaginare da quanto detto prima, una mistura composta da rame, ferro, bronzo e stagno e le dimensioni sono 28 millimetri di diametro e 12 grammi di peso.

Valore 50 Centesimi “Napoleone I – Palmanova 1814”

Queste monete sono molto rare perché coniate in un solo anno e non se ne conosce nemmeno la tiratura totale. 

  • Sono classificate come R2 e possono raggiungere il valore di 2000€.

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50 Centesimi “A.F.I.S.-1950”

50 Centesimi Lire Afis Somalia
50 Centesimi Lire Afis Somalia

Dal 1950 al 1960 l’Italia conia diverse monete per il periodo di Amministrazione fiduciaria italiana della Somalia, fra cui una moneta in mistura da 50 Centesimi, con un diametro di 21 millimetri e un peso di 3,8 grammi.

Descrizione 50 Centesimi “A.F.I.S.”

Al dritto compare un leopardo sormontato da una stella fra due spicchi di luna e in basso la scritta “SOMALIA” con sotto la firma “ROMAGNOLI” dell’autore dei modelli e incisore Giuseppe Romagnoli”.

Al verso, all’interno di un cerchio perlinato troviamo il valore “50 CENTESIMI”, mentre all’esterno in alto la scritta “ROMA – 1950”, ripetuta in basso con caratteri arabi.

Valore 50 Centesimi “A.F.I.S.”

  • Queste particolari monete da 50 Centesimi A.F.I.S. sono classificate come R, addirittura R2 per la versione di prova. Il loro valore quindi, in FDC, oscilla dai 75€ ai 650€.

50 Centesimi “San Marino-1898”

50 Centesimi Lire San Marino
50 Centesimi Lire San Marino

Nel 1898 anche la Repubblica di San Marino coniò 40.000 monete da 50 Centesimi di Lira in argento 835‰.

Erano monete di 18 millimetri di diametro con un peso di 2,5 grammi e furono coniate dalla zecca di Roma.

Descrizione 50 Centesimi “San Marino – 1898”

Queste monete da 50 Centesimi al dritto riportano lo stemma della Repubblica di San Marino, con le tre torri piumate, sormontato da una corona e circondato da rami di alloro e quercia.
In circolo si legge “RESPVBLICA S.MARINI” ed in basso in esergo una “S” per l’autore Filippo Speranza.

Al verso sono riportati il valore “50 CENTESIMI” e il millesimo 1898, fra due rami d’alloro legati da un fiocco. In basso compare la “R” della zecca di Roma.

Valore 50 Centesimi “San Marino – 1898”

  • Queste monete sammarinesi sono classificate come comuni, non rare, per cui anche in FDC posso valere intorno ai 90€.

50 Centesimi di Lira della Città del Vaticano

Anche il Vaticano ha coniato due monete da 50 Centesimi di Lira, la prima sotto il pontificato di Pio XI, la seconda sotto Pio XII.

50 Centesimi “Pio XI”

50 Centesimi Lire Vaticano Pio IX
50 Centesimi Lire Vaticano Pio IX

Al dritto di questi 50 Centesimi vaticani è raffigurato lo stemma di Papa Pio XI, sormontato dalle Chiavi e dalla Tiara papale, con in basso il millesimo di conio.
In circolo le scritte sono “PIVS·XI·PONT MAX·AN·(anno di pontificato in numeri romani)”.

Al verso spicca la figura dell’Arcangelo Michele, in piedi e armato di spada, fra “C.” e “50” e in esergo le firme “MISTRVZZI” e “A·MOTTI·INC”.
Le scritte in circolo sono “STATO DELLA CITTA’ DEL VATICANO”.

Sono monete in nichelio 975‰, dal diametro di 23,8 millimetri e un peso di 6 grammi con il contorno rigato.

In quelle del 1933 è riportata anche la data 1934 in occasione del giubileo straordinario voluto dal Papa.

Valore 50 Centesimi “Pio XI”

  • Queste monete vennero coniate dal 1929 al 1937 ed aldilà di quelle del 1929 e del 1935 classificate come R, sono tutte comuni.
    Il loro valore può arrivare intorno ai 60€.

50 Centesimi “Pio XII” Primo e Secondo tipo

Anche durante il pontificato di Pio XII vennero coniate monete da 50 Centesimi di Lira, in particolare si riconoscono due tipologie:

  • Primo tipo
  • Secondo tipo
50 Centesimi Lire Vaticano Pio XII 1 Tipo
50 Centesimi Lire Vaticano Pio XII 1 Tipo

Nei 50 Centesimi del primo tipo, rispetto a quelli di Pio XI, cambia lo stemma e le scritte al dritto.

Lo stemma è infatti quello di Papa Pio XII e le scritte sono “PIVS·XII·PONTIFEX·MAXIMVS·A·(anno di pontificato in numeri romani)”.
Vennero coniate dal 1939 al 1941 in Acmonital, con un diametro di 24,1 millimetri ed un peso di 6 grammi ed hanno il contorno rigato.

50 Centesimi Vaticano Papa Pio XII 2 tipo
50 Centesimi Vaticano Papa Pio XII 2 tipo

Quelle del secondo tipo sono sempre in Acmonital, hanno le stesse dimensioni e lo stesso peso, ma raffigurazioni diverse.

Al verso, al posto di San Michele, compare la Giustizia seduta con il Vangelo e una bilancia.
In circolo in alto leggiamo “STATO DELLA CITTA’ DEL VATICANO”, ai lati della Giustizia la scritta “IVSTITIA” e in esergo il valore “Cmi 50 con la firma “MISTRVZZI”.

Al dritto compare una differente versione dello Stemma Papale di Pio XII e la scritta “PIVS·XII·PONTIFEX·MAXIMVS·ANNO·(anno di pontificato in numeri romani)”.

Valore 50 Centesimi “Pio XII”

  • Le monete degli anni dal 1939 al 1942 sono classificate come comuni, quelle dal 1943 al 1946 come monete rare (R3), ma il loro valore rimane comunque modesto, fra i 20€ e i 180€.

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