Il Fiorino, celebre moneta d’oro famosissima dell’antichità, ha antiche origini che vanno ricercate nel XIII secolo, nel pieno Medioevo.
Origini del nome Fiorino
Il nome di questa moneta d’oro gli è stato attribuito per via del fiore di Giglio rappresentato sul dritto della moneta stessa.
Il Fiorino d’Oro di Firenze
Il primo Fiorino d’oro venne coniato nella Firenze del XIII secolo, quando era ancora la “Repubblica di firenze”.
Dal 1215 iniziarono i primi dissidi fra guelfi e ghibellini che portarono infine alla nascita della “Repubblica del Primo Popolo” nel 1250. In questa Repubblica i milites erano stati allontanati dalla guida del governo, affidato invece a mercanti, artigiani, banchieri, notai e giudici (il “Popolo”).
In quel periodo il Governo del Primo Popolo volle scommettere sull’intraprendenza e sullo spirito affaristico dei propri mercanti e banchieri e nel 1252 venne coniata per la prima volta la moneta d’oro che prenderà il nome di Fiorino.
Non si erano più coniate monete d’oro dalla caduta dell’Impero Romano, ma nel 1252 sia Firenze che Genova, ripresero a coniare monete d’oro (rispettivamente il Fiorino ed il Genovino).
Descrizione del Fiorino d’oro del 1252
Il Fiorino d’oro del 1252 è composto di oro puro a 24 carati, ha un diametro di 20-21 millimetri e un peso che oscilla fra 3,46 e 3,53 grammi.
Il suo potere d’acquisto molto elevato rese necessaria l’adozione di svariati sottomultipli come il Fiorino d’argento (“Grosso” o “Popolino”, corrispondente a circa 1/20 di Fiorino d’oro) e molte altre monete.
Sul dritto del Fiorino d’oro del 1252 campeggia un grande fiore di Giglio, circondato dall’iscrizione “ FLOR ENTI “.
Al rovescio è rappresentato San Giovanni, patrono della città.
Il Santo è in piedi, con nimbo (aureola) liscio ed indossa una tunica di panno ed un mantello di pelo frangiato, chiuso al petto da un bottone.
Con la mano destra benedice mentre con la sinistra regge, appoggiata sulla spalla, una lunga asta con una croce alla sommità. L’iscrizione recita “• S IOH NNES • B • “.
E’ classificata di rarità R3 , ovvero è considerata una moneta rarissima. Nel 2008, ad un’asta, una moneta d’oro di questa prima emissione è stato venduto per 3304 €.
Dopo il 1252 vennero coniate altre versioni della moneta originale detta “I serie”.
Il Fiorino d’oro II serie, coniato dal 1252, differisce dal primo per il nimbo (l’aureola) di San Giovanni, che in questa moneta è perlinato e non liscio.
Valore del Fiorino d’Oro di Firenze
E’ classificata come R2 , moneta molto rara, e può raggiungere un valore di oltre mille euro. Ad un’asta nel 2007 un esemplare di questo Fiorino d’oro “II serie” è stato venduto per 1121 euro.
Si contano numerose “serie”, coniate nel corso degli anni fino al 1533.
All’interno di ogni serie poi, a partire dalla terza, si trovano diverse monete a seconda dei differenti simboli, riferiti alla sigla dello zecchiere, aggiunti fra i piedi del Santo o nella legenda.
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Il Fiorino Ungherese
Dal 1325 entrò in uso, in Ungheria sotto Carlo Roberto D’Angò, una moneta d’oro dal peso di circa 3, 40 grammi, come il Fiorino di Firenze, che subito divenne una delle monete più importanti di quella regione.
Inizialmente, vista l’evidente somiglianza con la moneta di Firenze, veniva chiamata florentinus, che poi divenne forint.
In Italia il Fiorino Ungherese fu chiamato “Ongaro”, e venne imitato da numerose zecche italiane.
Generalmente vi era rappresentato un guerriero dalle larghe braghe, per questo venivano anche chiamati Ongari bragoni.
A tutt’oggi la moneta ungherese è il Magyar forint (o Fiorino Ungherese), nonostante il percorso di adesione dell’Ungheria all’Unione Europea, in atto dal 1994, e nonostante si trovi (dal 2007) nell’area Schengen.
Il Fiorino d’Oro Renano
Conosciuto come Gulden, il Fiorino renano (o del reno) è la moneta d’oro che circolava nel Sacro Romano Impero fra il XIV e il XV secolo.
Carlo IV di Lussemburgo, come premio per il loro supporto nella sua ascesa al trono del Sacro Romano Impero, concesse ai vescovi elettori di Magonza, Treviri e Colonia il privilegio di poter battere monete d’oro.
Osservando questa bellissima moneta rara da vicino. Al dritto, in questo Fiorino renano di Giovanni II di Nassau, Arcivescovo di Magonza (1397-1419), si vede San Giovanni, in piedi con nimbo, mantello, croce di San Giovanni e la legenda IOH IS AREPVS MAGVT.
Invece, al rovescio, inseriti in un quadrifoglio, gli scudi dei principati di Magonza, Treviri, Colonia e di Baviera. Al centro del quadrifoglio le armi di Nassau.
Il Double Leopard o Fiorino d’Oro Inglese
Questa moneta d’oro venne coniata in Inghilterra sotto il re Edoardo III che si basava sul Fiorino di Firenze. Questa moneta rara fu coniata a partire dal 1344 ma restò poco in circolazione e venne presto ritirata.
Per questo motivo, di questa che è da molti ritenuta una delle più belle monete medioevali inglesi, ne sono sopravvissuti pochi esemplari.
Al dritto è rappresentato il re, seduto sul trono sotto un baldacchino, con i simboli del potere e due leopardi seduti ai lati, da cui deriva il nome “double leopard”.
Le iscrizioni al dritto riportano “EDWR D GRA REX ANGL Z FRANC DNS HIB (Edoardo per Grazia di Dio re d’Inghilterra e di Francia, signore d’Irlanda) “.
Sul rovescio si trova la croce reale, con un leopardo ed un quadrifoglio in ogni quarto e la scritta “IHC TRANSIENS PER MEDIUM ILLORUM IBAT (Cristo andava passando in mezzo a loro) “.
Il Fiorino del Granducato di Toscana
Quando nel 1824 Leopoldo II d’Asburgo-Lorena salì al potere in Toscana, decise di introdurre una nuova moneta, il Fiorino.
Questa però era una moneta d’argento, il cui valore corrispondeva a quello di 100 Quattrini.
Al dritto è rappresentato il profilo di Leopoldo II, mentre al rovescio il fiore di Giglio di Firenze e il valore corrispondente a cento Quattrini.
Quando Leopoldo secondo abdicò, nel 1859, in favore del Governo Provvisorio della Toscana, questo organo di governo coniò una nuova versione del fiorino con al dritto un leone rivolto a sinistra che regge una bandiera italiana.
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Il Fiorino Olandese
Quando nel XIII secolo Firenze iniziò a coniare Fiorini, questi imposero rapidamente negli scambi commerciali, tanto da portare anche i Paesi Bassi ad adottare nel XV secolo il Fiorino Olandese (Nederlandse gulden) come valuta.
In Olanda il Fiorino è rimasto moneta ufficiale fino a quando è stato gradualmente sostituito dall’Euro a partire dal 1999.
Alcune ex colonie Olandesi Hanno però lo hanno mantenuto come moneta ufficiale.
E’ il caso delle Antille Olandesi che mantengono a tutt’oggi il Fiorino delle Antille Olandesi, e dell’Isola di Aruba, staccatasi dalle Antille Olandesi ma che mantiene come moneta il Fiorino Arubano.
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